Le Zone franche (Free Zone) di Dubai sono state istituite per incoraggiare il commercio e gli investimenti esteri. Nel 1985, l’inaugurazione della Zona franca di Jebel Ali (JAFZ) è stata un modello per le normative e gli incentivi, e si è dimostrata un tale successo che il modello è stato replicato ripetutamente a Dubai e negli altri Emirati.
Tradizionalmente, tutte le compagnie dovevano essere almeno per il 51% di proprietà di un cittadino degli UEA; le attività registrate in una Zona franca, invece, possono essere al 100% di proprietà estera. Inoltre si offre l’esenzione da imposte e diritti doganali, e dazi nulli su esportazioni e importazioni. I vantaggi commerciali comprendono inoltre l’assenza di restrizioni sulla selezione di personale e sulle sponsorizzazioni. Per molte società, aprire una sede in una delle tante Zone franche è una prospettiva interessante, soprattutto perché Dubai è in una posizione strategica e offre un contesto di mercato libero, infrastrutture all’avanguardia, stabilità politica, economia in espansione e politiche di esenzione fiscale.
Al momento esistono venticinque Zone franche a Dubai: Jebel Ali Free Zone – JAFZA, Dubai Airport Free Zone, Dubai Internet City, Dubai Media City, Dubai Gold and Diamond Park, Dubai Cars and Automotive Zone (DUCAMZ), Dubai Knowledge Village, Dubai Multi Commodities Centre – DMCC, Dubai maritime City, Dubai Aid City, Techno Park, Dubai Silicon Oasis, Dubai Flower Centre, Dubai Logistics City, Dubai Outsource Zone, Dubai Biotechnology and Research Park, Dubai Studio City, International Media Production Zone, Dubai HealthCare City, Dubai International Financial Centre – DIFC, Dubai Textile City, Dubai Carpet Free Zone, Dubai Auto parts City, Heavy Equipment and Trucks Zone, Dubai Building Materials Zone. Altre quattro sono in via di costituzione: Dubai Design Centre; Dubai Auto Zone; Dubai Energy City; Dubai Academic City.
Per l’analisi dettagliata di quelle maggiormente evocative si rinvia a questo articolo.
Non tutto il territorio di Dubai è una zona franca. E’ vero, anzi, il contrario. Tutto ciò che non rientra nelle Free Zone fa parte del territorio “Mainland”, e le attività economiche in esso svolte sono regolate dal DED (dipartimento dello sviluppo economico), che è l’organo governativo responsabile del rilascio delle licenze necessarie per svolgere attività economiche sul territorio Mainland di Dubai
Allo scopo di agevolare il business a Dubai, e di rendere maggiormente appetibile Dubai agli occhi degli imprenditori internazionali, il DED ha aggiornato i propri regolamenti interni, allo scopo di porsi come un one stop shop, ossia come unico centro deputato al rilascio delle licenze commerciali.
Il DED è diventato, pertanto, estremamente rapido e sburocratizzato, al punto da far concorrenza alle Free Zone.
Nel 2011, inoltre, è stata emanata la legge n. 13. Provvedimento normativo che ha la finalità di avvicinare le società costituite nelle Free Zone al territorio Mainland di Dubai. E’ possibile, pertanto, per una società costituita in una delle Free Zone di Dubai, aprire una filiale nel territorio Mainland, per poter nello stesso operare, previa richiesta e rilascio di apposita licenza. Non è ancora possibile svolgere in assoluta libertà attività economiche sul territorio Mainland. La legge 13 del 2011 ha ribadito, infatti, l’impossibilità di svolgere attività economica nella Mainland Dubai, se non per il tramite di un soggetto giuridico che abbia ricevuto un’apposita licenza dal DED, pena l’applicazione di sanzioni pecuniarie che possono spingersi fino allo soglia dei 100.000 AED (22.000 euro).
Da un punto di vista prettamente pratico le società costituite nelle Free Zone hanno la possibilità di operare sul territorio Mainland ricorrendo ad una Civil Work Company (una società tra professionisti); ad una Limited Liability Company (una Società a Responsabilità Limitata); ad una Branch (una filiale).
Le Civil Work Companies possono esercitare esclusivamente attività professionali. Possono essere interamente possedute da soggetti (sia persone fisiche che giuridiche) di nazionalità non emiratina, quindi anche da società Free Zone. Le attività di queste ultime, però, devono coincidere con le attività della Civil Work Company (si pensi ad una associazione professionale di avvocati impiantata nella Free Zone che costituisce una Civil Work Company per prestare assistenza legale a multinazionali sul territorio mainland di Dubai). Le Civil Work Companies non necessitano, come detto, di un socio emiratino; è imprescindibile, però, un service agent di nazionalità emiratina, il quale di norma riceve a titolo di compenso un importo fisso annuale, non svolgendo ruoli gestionali e non essendo socio della società, ma avendo il solo compito di tenere i rapporti burocratici con le autorità locali.
Le società impiantate in Free Zone possono essere socie di una Limited Liability Company con una quota massima del 49%. Il restante 51% deve essere posseduto da un soggetto (persona fisica o giuridica) di nazionalità emiratina.
La legge 13/2011 ha introdotto la possibilità di operare sul territorio mainland anche attraverso una Branch – la filiale della società Free Zone – posseduta al 100% dalla società Free Zone (non è richiesta, quindi, la presenza di un socio locale), purché la Branch abbia lo stesso nome e svolga la medesima attività della società Free Zone. Anche in questo caso, però, si rende necessaria la nomina di un service agent locale. Per la registrazione della Branch a Dubai è necessario l’intervento del Ministero dell’Economia. E’ opportuno far osservare come, nella pratica, esistano alcune limitazioni alle attività esercitabili dalla Branch della società Free Zone, in considerazione del fatto che il Ministero dell’Economia prevede alcune restrizioni sulle attività che possono essere svolte a Dubai da filiali di società straniere. Si pensi alle attività di trading, di agente commerciale, di fornitura di manodopera o di ristorazione.
A differenza dei requisiti che il DED richiede per il rilascio della licenza ad una filiale di società impiantata in Free Zone – oggettivamente minimi -, quelli richiesti dal Ministero dell’Economia al fine di registrare la filiale di una società Free Zone sono più complessi. Si rendono necessari, infatti, il certificato di approvazione iniziale e del nome commerciale emessi dal DED; la copia dei documenti societari della società esistente in Free Zone, incluse la delibera assembleare che autorizza l’apertura della Branch e la procura a favore del direttore generale della filiale; la copia del passaporto del direttore generale e del service agent locale o la copia della licenza commerciale nel caso in cui il service agent sia una società; il contratto con il service agent locale debitamente autenticato presso il notaio; il pagamento, a titolo di tasse, di 15.000 AED al Ministero dell’Economia; una garanzia bancaria di 50.000 AED a favore del Ministero dell’Economia.
E’ evidente, allora, come oggi sia certamente più semplice per le società Free Zone operare sul territorio mainland di Dubai, pur continuando ad esistere tutta una serie restrizioni sulle attività che possono essere effettivamente svolte.
Massimiliano Caruso
contactus@singulance.comLa tematica oggetto di questo articolo è ampiamente trattata in L’impresa globale. Internazionalizzazione e mercati internazionali: il diritto degli affari e del commercio nel mondo.